A r t i c o l i ...
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IPOCONDRIA
"L'ipocondria è l'unica malattia che non ho"
L'ipocondria è uno stato di preoccupazione intensa, eccessiva e di lunga durata circa la possibilità di avere una malattia grave o la convinzione di averla già contratta, non sensibile alla rassicurazione da parte dei medici e dei ripetuti esami, pertanto causa di un marcato disagio soggettivo e/o di un disadattamento a livello sociale o lavorativo.
La persona che soffre di questo disturbo tende ad avere un'attenzione molto accentuata e ripetuta per ogni nuovo o vecchio particolare del suo corpo, verso cui mostra un vero e proprio stato di ipervigilanza, a dispetto invece di una graduale riduzione di interesse serbato alla vita esterna, sociale, relazionale. E' il soma ad essere oggetto di continui pensieri, ansie e indagini; i suoi “movimenti” , la sua “voce” o i suoi soliti, naturali “acciacchi” benigni vengono sempre e comunque letti e interpretati come segnali o spie allarmanti di una malattia grave, presente o incipiente. Spesso si pensa che gli esami medici già effettuati daranno per forza risultati drammatici o si arriva a non credere affatto ai “buon” esiti che sono già pervenuti...
La preoccupazione può riguardare un singolo organo o apparato (per esempio, il l'apparato gastrointestinale o cardiovascolare), che diventa la principale sede di sospetto di una grave malattia, o diversi organi ed apparati i cui sintomi si alternano o si sommano a seconda dei periodi.
Per ricevere una diagnosi di ipocondria bisogna ovviamente escludere la presenza di condizioni mediche generali all'origine dei sintomi e dei segni lamentati, per quanto a volte possa concomitare una patologia medica reale associata a un atteggiamento di tipo ipocondriaco. |
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DISMORFOFOBIA
La dismorfofobia è un disturbo dell'immagine corporea che si manifesta con continue preoccupazioni della persona per un reale, presunto o immaginario difetto del proprio aspetto fisico. Tale disturbo può riguardare le dimensioni o la forma dell'intero corpo o di qualche parte di esso (naso, occhi, seno, ecc) e comporta spesso dei tentativi di camuffamento da parte del soggetto con trucco, abiti, ecc.
Le proprie “deformità”, così appaiono alla persona affetta da questo disturbo, diventano infatti motivo di ansietà, vergogna e depressione, capaci anche di innescare di frequente compulsioni di controllo su ogni superficie rifrangente (ove ci si possa specchiare).
DISTURBI PSICOSOMATICI
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