A r t i c o l i ...
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L'ansia consiste in una sensazione di paura associata a uno stato di attivazione fisiologica che il cervello presenta di fronte a uno stimolo esterno od interno.
Non esiste condizione umana senza ansia. L'ansia è fondamentale perché ci prepara ad affrontare la vita (per esempio, a superare un esame, ad attraversare una strada trafficata, ad affrontare una discussione con un' altra persona o a gestire un problema medico, ecc); è quindi un campanello di allarme sano e importante che permette alla persona di dispiegare le proprie risorse al fine di difendersi da qualche pericolo o di superare un ostacolo o una difficoltà che si trova davanti.
L'ansia, pertanto, ha una notevole funzione per la sopravvivenza dell'uomo ed in queste situazioni non viene sentita come un problema, ha un suo inizio e una sua fine, generalmente quando lo stimolo si estingue.
Esistono casi, tuttavia, in cui la persona sente che uno stato d'ansia crescente anticipa in grande quantità, troppo a lungo o in modo troppo invasivo una situazione, anche se questa risulta tutto sommato di piccola portata o comunque ”normale”, all'ordine del giorno … Eppure la “risposta” diventa enorme, pervasiva, associata a uno stato di disagio forte e spesso a conseguenti tentativi di evitamento o di ritiro. Altre volte, perfino di fronte a pericoli concreti del tutto invisibili, l'organismo e la psiche potrebbero reagire attivando un campanello di allarme fastidioso, capace di innescare, a sua volta, segnali di paura, sintomi fisici, pensieri ricorrenti che anticipano disgrazie di cui temiamo l'arrivo o idee che ci e si fissano sempre su gli stessi contenuti (per giorni o per notti). In questi casi, comunemente si dice che l'ansia è “patologica”, in quanto in apparenza senza oggetto o comunque considerata dall'individuo “esagerata” rispetto agli oggetti o stimoli reali. |
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In realtà, sarebbe bene tener presente che se abbiamo ansia, qualcosa che la innesca c'è sempre, fuori o dentro di noi, nel reale o nella nostra fantasia (che è altrettanto reale! ), sia che questo qualcosa lo vediamo sia e soprattutto quando non lo vediamo … E quando ci accorgiamo che l'ansia si affaccia troppo spesso nella nostra vita, diventando la nostra sgradita ma ormai consolidata “compagna di vita”, allora, anziché solo considerarla assurda e fastidiosa, patologica, esagerata o folle, sarebbe utile se cominciassimo a vederla con occhi differenti, senza giudizi o pregiudizi … sarebbe molto più utile provare a valutare le sue ragioni e ciò che ci sta cercando di dire. La nostra psiche a volte parla con tanti linguaggi, a volte anche con quello del corpo, mandandoci importanti S.O.S, che varrebbe la pena ascoltare.. ma non serve solo ascoltare gli S.O.S. e basta, gli si deve dare anche una risposta, un aiuto.
La psicoterapia è un possibile strumento di risoluzione, basandosi su un lavoro fatto assieme, volto all'ascolto, alla graduale e profonda comprensione di sé e dei propri disturbi, della propria sofferenza, con il fine di risolvere alcune ragioni che sono alla base dei nostri sintomi, promuovendo nel contempo una crescita personale finalizzata a una più libera espressione di se stessi.
Anche la psicofarmacologia, in alternativa o ancor meglio in associazione al percorso psicoterapico, potrebbe essere indicata per attenuare e risolvere alcuni disturbi ansiosi quando questi si rivelino particolarmente invalidanti e capaci di abbassare considerevolmente la qualità di vita dell'individuo.
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